Per parlare della storia tra la Fondazione Festival Pucciniano e il Circolo velico si potrebbe scomodare Puccini e richiamare la sua Tosca, i paralleli non mancano: il Circolo Velico è come Tosca, costretto a difendersi con coraggio; la Fondazione appare come Scarpia, il potere autoritario che impone a suo piacimento; e il porticciolo è il Cavaradossi della situazione, trascinato suo malgrado nel conflitto e destinato a subirne le conseguenze. Ma al di là delle opere del Maestro, per affrontare questa storia prima di tutto c'è da fare qualche passo indietro.
Siamo nei primi mesi del 2021 e il Sindaco di Viareggio, Del Ghingaro, cerca di far nominare Fabrizio Miracolo come Presidente del Parco Migliarino S.Rossore Massaciuccoli, arrivando a minacciare la Regione Toscana di far uscire il Comune dall'Ente che protegge l'area naturale in cui è incastonata Viareggio. La nomina non si fa e si apre la frattura tra il Comune di Viareggio e gli altri enti, Provincia e Regione.
Nei primi mesi del 2022 Del Ghingaro tenta la candidatura a sindaco di Lucca e Miracolo “scende in campo” per prendere il suo posto come primo cittadino a Viareggio. La candidatura però non si concretizza e la storia prosegue.
Poco dopo, a metà del 2022, Del Ghingaro chiede nuovamente alla Regione Toscana di nominare Miracolo Segretario Generale dell’Autorità Portuale Regionale che ha sede a Viareggio. Anche questa volta la nomina non si fa e così Del Ghingaro lo fa nominare come amministratore unico di SEA Ambiente, società che gestisce l’igiene urbana nel Comune di Viareggio.
L’incarico dura poco più di un anno: il CDA di ReteAmbiente, società pubblica che riunisce oltre cento Comuni, decide infatti di revocarlo. Miracolo, già nel suo precedente mandato, aveva aperto un duro scontro con il Comune di Camaiore, colpevole di aver scelto ERSU per la gestione dei rifiuti al posto di SEA. Anche in quel caso Del Ghingaro minaccia ReteAmbiente di denunce e di trascinare la questione in Procura. La questione va avanti per qualche mese, ma a novembre 2023 arriva la revoca definitiva.
Serve però attendere ancora qualche mese per giungere al cuore della nostra storia. Nell’ottobre 2024, anno delle celebrazioni pucciniane in occasione del centenario della morte del Maestro, arriva la nomina di Del Ghingaro per la Presidenza della Fondazione Festival Pucciniano: al posto dell’ex Sovrintendente e storico dell’arte Luigi Ficacci, viene nominato proprio Miracolo.
Siamo ancora nel 2024, a dicembre, quando arrivano le dimissioni di Pozzoli dal CDA della Fondazione Festival Pucciniano, secondo quanto riportato dai giornali, per mal di pancia legati alle nomine dei maestri al Festival a cui farà anche seguito quella di Marialina Marcucci. Si arriva alla nomina di Giovanni Padula come direttore generale del Festival al posto di Moretti che per anni aveva svolto quel ruolo; nomina però che dura solo sei mesi, perché a giugno 2025 il consiglio di amministrazione, ancora carente nell'organico, decide di non confermare la sua nomina, sempre secondo quanto riporato dalla stampa, per diverbi e diversità di vedute tra lui e il Presidente Miracolo.
Ed è a luglio che scoppia il caso con il Circolo velico.
Il Festival decide infatti che il ponte pedonale sull’imboccatura del porticciolo, che collega il parco del teatro al Belvedere Puccini, debba rimanere chiuso in modo permanente, con operatori incaricati di presidiarlo solo in alcune fasce orarie per consentirne l’apertura. Una chiusura che impedisce le attività del Circolo velico e del Circolo di Canoa Kayak Versilia – realtà riconosciuta dal CONI, frequentata da migliaia di persone l’anno e che offre a centinaia di studenti la possibilità di praticare questi sport – oltre ad ostacolare l’accesso rapido al lago in caso di emergenza. La decisione, comunicata con una semplice email e senza alcun confronto con le realtà sportive del porticciolo, provoca la protesta del Circolo. Miracolo risponde invitandolo ad operarsi per trovare una nuova darsena per le sue attività.
Nel frattempo, il Circolo è costretto ad annullare attività e gare agonistiche e chiede un incontro al sindaco Del Ghingaro per trovare una soluzione: nessuna risposta (l'abitudine del Sindaco di negarsi non è certo nuova). In quei giorni intervenivamo anche noi del Partito Democratico per chiedere un dialogo tra le parti e l’intervento dell’assessore allo sport Salemi.
Sempre a luglio scoppia lo stato di agitazione dei lavoratori stagionali della Fondazione Festival Puccini che, secondo CGIL e USB, lamentano promesse mancate, l’assenza di impegni su un nuovo accordo salariale e garanzie sui posti di lavoro.
Sul fronte del porticciolo, pochi giorni dopo, la Fondazione – partecipata del Comune di Viareggio – tramite legali invia una diffida a ICare (altra partecipata comunale e concessionaria degli spazi del porticciolo) per contestare l’utilizzo sportivo dell’area, accusando il Circolo di diffamazione e chiudendo l'ingresso principale del Gran Teatro per obbligare i visitatori a passare dal ponticello. Miracolo arriva quindi a mettere in discussione l’esistenza stessa delle realtà sportive che da quasi cinquant’anni operano nel porticciolo di Torre del Lago. Intanto, come Partito Democratico, depositavamo un’interrogazione in Consiglio Comunale.
A fine luglio, Miracolo torna sulla stampa accusando il Circolo di “abusi” nell’area, chiudendo i cancelli di accesso al parco del Gran Teatro Puccini limitrofi al porticciolo e rendendo difficile raggiungere una parte della banchina dove sono ormeggiate imbarcazioni private e i due scivoli per la messa in acqua dei natanti. I motivi? Citando testualmente «gli accessi venivano invasi da frequentatori del Circolo velico, che li utilizzavano per scampagnate e pranzi all'aperto» e «bambini che giocavano tra le statue del parco».
Sempre a fine luglio il consigliere Baldini presenta in Regione Toscana una mozione che chiede al presidente Giani di intervenire sul caso. La mozione viene approvata all’unanimità in Consiglio regionale a maggioranza PD e il 3 agosto Giani, senza farsi attendere, visita il porticciolo per incontrare le realtà sportive e toccare con mano la situazione, come avevamo già scritto. Il Pucciniano, intanto, è silente.
Qualche giorno dopo, il Circolo Velico presenta un ricorso d’urgenza al giudice per chiedere il ripristino dell’apertura del porticciolo, come previsto dal contratto con ICare, e la regolazione degli orari di chiusura. Miracolo replica accusando ICare di non aver vigilato e il Circolo di occupare spazi ulteriori. Poi chiude l’accesso principale al teatro Puccini, obbligando tutti i visitatori a passare dal ponte pedonale sul porticciolo. Il Partito Democratico di Viareggio nel mentre presentava una mozione in Consiglio Comunale, firmata anche dalle altre opposizioni, per chiedere all’amministrazione di garantire l’accesso al porticciolo e istituire un tavolo di confronto tra i soggetti.
Il 13 agosto il giudice convoca le parti invitandole a trovare un accordo temporaneo fino alla fine della stagione lirica. Ma la proposta del Circolo trova il rifiuto dell’avvocato della Fondazione e la causa prosegue fino all’udienza del 20 agosto. Il giudice infine dà ragione al Circolo Velico: il varco del porticciolo deve rimanere aperto al passaggio delle barche e il ponte può essere chiuso solo in occasione degli eventi, con congruo preavviso. Ma la sentenza del Giudice Fornaciari non basta.
Il Presidente Miracolo, interpretando a suo favore la pronuncia, invia una PEC ad ICare e al Circolo velico comunicando che il varco sarebbe rimasto chiuso dalle 9:30 all’1:30 di notte nei giorni di spettacolo, e tutti i giorni dalle 11:30 alle 13:30 e dalle 17 alle 20 per consentire l’accesso alla mostra in corso. Tale decisione della Fondazione porta i legali del Circolo velico a rivolgersi nuovamente al giudice con una richiesta di interpretazione del provvedimento.
Nemmeno 24 ore dopo il giudice ribadisce: il porticciolo deve restare aperto per consentire le attività del Circolo Velico e può essere chiuso solo in orario serale (20:00-01:30) durante gli spettacoli per l'afflusso del pubblico diretto al Gran Teatro, non per la mostra, che ha già altri accessi altrettanto comodi. Salta così l’interpretazione “pro domo sua” di Miracolo. La discussione sul merito del provvedimento viene confermata per l’8 ottobre.
Si chiude (per ora) la vicenda del porticciolo di Torre del Lago e la prepotenza della Fondazione Festival Pucciniano contro le realtà sportive che da decenni animano quell’area. È finita diversamente dalla Tosca di Puccini, ma nel nostro tempo lo Stato di diritto è cosa seria: nel silenzio dell’amministrazione Del Ghingaro, è toccato a un giudice ristabilire giustizia ed equilibrio in una realtà che è fatta e vive di sport, natura, arte e amore.