Quella degli accorpamenti scolastici è una proposta che, pur non comportando spostamenti fisici per gli studenti o modifiche all’offerta formativa, va a colpire istituti che, secondo le stesse regole regionali, non dovrebbero rientrare negli accorpamenti, avendo superato pienamente la soglia dei 600 iscritti prevista per il mantenimento dell’autonomia.
È il caso del Liceo Carducci, con 614 studenti iscritti, ma anche di altre scuole viareggine come il Piaggia e il Barsanti e Matteucci, anch’esse coinvolte in proposte di accorpamento non giustificate né dai numeri né dalla qualità dell’offerta formativa. Siamo di fronte a una scelta sbagliata nei criteri, oltre che nella sostanza.
Il rischio è quello di indebolire l’organizzazione e l’autonomia delle scuole, sovraccaricando le dirigenze scolastiche e creando condizioni meno favorevoli per il lavoro quotidiano di chi garantisce istruzione pubblica di qualità. Il Partito Democratico crede in una scuola pubblica capace di valorizzare le eccellenze, non di mortificarle con logiche ragionieristiche.
E soprattutto, rivendica un messaggio chiaro attraverso la voce di Federica Maineri, proposta al centro sinistra come candidata a sindaca: «Troppo spesso sentiamo dire che i giovani sono il futuro del Paese, ma questa narrazione è ormai insufficiente. Studenti e studentesse non sono solo il futuro, ma sono già cittadini e cittadine del presente. È tempo di abbandonare la narrazione paternalistica per la quale i più giovani sono solo “speranza” o “domani” bisogna considerarli pienamente parte attiva della comunità oggi e come tali devono avere servizi all’altezza, a partire dall’istruzione. Meritano scuole organizzate, comunità educanti in grado di accoglierli e valorizzarli oggi, non solo domani. In un tempo in cui tanti ragazzi e ragazze sentono di non avere spazio e voce, la scuola deve essere un presidio di democrazia, dignità, fiducia e riconoscimento. Sostenere l’autonomia di istituti come il Carducci, Piaggia e Barsanti e Matteucci significa investire nella qualità della vita culturale della città. Ecco perché questa battaglia merita l’attenzione di tutta Viareggio e non solo il mondo scolastico.»
Alla luce di questi elementi, chiediamo agli organismi che si riuniranno nei prossimi giorni per valutare la questione di esprimersi contrariamente all’accorpamento e alla Regione Toscana una revisione del piano di dimensionamento scolastico, affinché rispetti i criteri che essa stessa ha stabilito e tenga conto delle specificità dei territori, evitando scelte che penalizzano realtà virtuose come quella viareggina.
Il Partito Democratico di Viareggio continuerà a sostenere ogni percorso istituzionale, politico e civico utile a difendere il valore dell’autonomia scolastica e a garantire alle nuove generazioni un sistema educativo equo, efficiente e rispettoso della qualità costruita in anni di lavoro da dirigenti, docenti, personale scolastico, famiglie e studenti.