Avevamo un sogno: fare di Viareggio la Capitale della Cultura. Poi, tra cantieri infiniti e scelte discutibili, ci siamo svegliati in un incubo. Tutto è iniziato quando le Oceaniche del Maestro Giulio Turcato sono finite in un cassonetto alla SEA, segnando l’inizio di un degrado inarrestabile del patrimonio culturale cittadino.
Non sono bastati sei anni per il restauro delle Vele, né due inaugurazioni per riaprire la Torre Matilde, ancora chiusa e deturpata da una porta inappropriata. Non è bastato nemmeno lasciare chiuso il Politeama per far crollare definitivamente il sogno della Città della Cultura.
Il Partito Democratico di Viareggio denuncia una gestione culturale inadeguata, caratterizzata da promesse disattese e disinteresse verso il patrimonio cittadino. Anche il centenario di Giacomo Puccini è stato celebrato senza visione, con iniziative inconsistenti e prive del rilievo internazionale che Viareggio e Torre del Lago avrebbero meritato.
Altre scelte sbagliate includono il rifacimento del Belvedere a Torre del Lago, che ha visto sparire i colonnini storici, e la chiusura prolungata di Villa Borbone e del Politeama. La città chiede risposte: perché il patrimonio culturale resta trascurato e gli spazi espositivi sono pochi e mal organizzati?
È il momento di cambiare rotta.
Il Partito Democratico, insieme alle altre forze di centro-sinistra, sta elaborando un programma ambizioso per riportare Viareggio al centro del panorama culturale. Tra le priorità:
Riapertura rapida del Politeama e rientro nella Rete Museale Provinciale;
Riorganizzazione degli spazi espositivi e dialogo con Fondazione Carnevale e Festival Pucciniano;
Rilancio della Fiera del Libro e del Fumetto e del Premio Viareggio;
Creazione di nuovi eventi culturali coinvolgendo associazioni e imprese locali.
La cultura deve tornare al centro della vita cittadina, come motore di sviluppo economico e sociale.