La situazione nella pineta di Viareggio è da anni sotto gli occhi di tutti, ma continua a peggiorare nel silenzio generale e nell’inerzia delle istituzioni.
Lo spaccio di droga, presente in maniera massiccia e visibile a qualsiasi ora del giorno, ha trasformato quello che dovrebbe essere uno spazio di vita, di incontro e di natura in un luogo di degrado e pericolo.
L’ultimo episodio, gravissimo, avvenuto nei giorni scorsi - con una scolaresca accerchiata da spacciatori in pieno giorno - è la dimostrazione più lampante che non si può più aspettare. La pineta non è più sicura, e questo è inaccettabile per i residenti, i turisti, le famiglie, i bambini.
La risposta non può limitarsi alla sola (seppur necessaria) presenza rafforzata delle forze dell’ordine. È evidente che serva un piano complesso, strutturato e duraturo che comprenda una reale rivalutazione sociale degli spazi, creando presidi culturali, sportivi e ricreativi capaci di restituire la pineta alla città.
Ma tutto questo deve avvenire in sicurezza.
Colpevolmente, l’amministrazione e l’attuale giunta non hanno ancora trovato né proposto alcuna soluzione concreta che, insieme a una maggiore e continua presenza delle forze dell’ordine, possa davvero riportare quei luoghi alla cittadinanza. Eppure le associazioni a Viareggio non mancano: ci sono competenze, disponibilità e voglia di fare. Ma l’assenza totale di dialogo, confronto e coinvolgimento da parte del Comune tiene queste realtà ai margini, rendendo l’azione amministrativa monca, scarna, priva di visione, orientata solo a spendere i fondi che l’Europa ci presta, senza un’idea condivisa di città che immagini la Viareggio del futuro.
Ricordiamo inoltre al sindaco che il dottor Manzo è tuttora retribuito dal Comune per occuparsi proprio di questi problemi: sarebbe lecito sapere con quali risultati. In un momento tanto delicato, l’opacità e l’assenza di responsabilità sono inaccettabili.
Anche sul fronte della sicurezza, il governo di destra, che ha fatto di questo tema il proprio cavallo di battaglia elettorale, continua a dimostrarsi incapace di tradurre le parole in fatti. Le promesse si scontrano con una realtà in cui i cittadini sono lasciati soli.
Chiediamo quindi un atto di forza e responsabilità all’amministrazione comunale, affinché si faccia finalmente carico di questa emergenza e solleciti con determinazione i rappresentanti del governo sul territorio. Serve un piano urgente, concreto e attuabile, non solo per la pineta di Viareggio ma anche per quelle aree ormai fuori controllo a Torre del Lago.
La sicurezza è un diritto di tutti. Ed è ora che chi governa, a ogni livello, se ne ricordi.