Il Partito Democratico di Viareggio esprime il proprio pieno sostegno alla richiesta, rilanciata in questi giorni da numerose associazioni e realtà del territorio, per l’apertura urgente di un tavolo per il sociale.
Come già richiesto dal nostro partito sei mesi fa, in occasione delle manifestazioni pacifiche davanti al Comune, riteniamo che l’apertura di un tavolo istituzionale di confronto sull’emergenza abitativa sia una necessità non più rinviabile. I dati allora raccolti e resi pubblici – come la presenza di decine di alloggi di edilizia popolare ancora sfitti – sono tuttora attuali, mentre la condizione di precarietà di molte persone e famiglie è ulteriormente peggiorata. Negare il confronto tra le parti non porterà altro se non un aumento della tensione sociale già fortemente presente in città.
Per questo siamo a fianco delle sigle sindacali, dei movimenti e delle associazioni che lavorano quotidianamente sul campo, e ribadiamo l’urgenza di un confronto serio, continuativo e competente. La creazione di uno spazio di dialogo tra Comune, servizi sociali, associazioni, sindacati e cittadinanza è l’unico modo per arontare in modo strutturale la crisi abitativa e le condizioni di marginalità che colpiscono sempre più persone.
Il PD Viareggio non giustifica occupazioni abusive, ma crede nella necessità di ascoltare chi si impegna ogni giorno per tutelare i più fragili. Non è tollerabile che chi vive senza casa o rischia di perderla venga ignorato o strumentalizzato: serve coraggio, responsabilità politica e volontà di collaborazione per creare alternative utili, percorsi e servizi dedicate a chi vive una condizione di disagio abitativo grave. Gli sfratti tout court non possono essere la soluzione al problema, ma serve una gestione con una strategia ed una visione.
Chiediamo quindi con forza all’Amministrazione comunale di aprire subito il tavolo per il sociale, per costruire soluzioni concrete a partire dai bisogni reali della nostra comunità, affrontando in modo condiviso le emergenze che la nostra comunità presenta.